Re di Napoli. Figlio di Ludovico (Luigi) d'Angiò,
fratello minore di Carlo di Durazzo ucciso da Luigi d'Ungheria, fu educato alla
corte di Giovanna I di Napoli. Su insistenza del re ungherese, che aveva ancora
mire sul Regno di Napoli, fu mandato a Buda. Sposò Margherita, nipote di
Giovanna I, erede più prossima del Regno di Napoli. Intanto, Giovanna I
sposava Ottone di Brunswick. Scoppiato lo scisma, Giovanna I si dichiarò
fautrice dell'antipapa Clemente e Urbano II incitò
C. a cacciare
da Napoli la regina scismatica. Giovanna I nominò Luigi d'Angiò,
fratello del re di Francia, suo figlio adottivo.
C. di Durazzo,
incoronato re da Urbano VI, entrò con l'esercito nei confini del Regno in
Terra di Lavoro, raggiunse Margherita a Morcone e, unendo le sue alle forze di
lei, entrò nella capitale il 16 luglio 1381. Morta nel frattempo Giovanna
I,
C. dovette affrontare il rivale Luigi d'Angiò, che aveva invaso
il Regno. Senonché, la morte che colse a Bari il pretendente francese
(1384), agevolò il trionfo di
C. Intanto, però, venne meno
l'accordo tra il vincitore e il papa, che in Concistoro scomunicò il re,
la regina e tutti quelli che li favorivano.
C. fece assediare il castello
di Nocera, riducendo il papa allo stremo, ma, ritornato a Napoli, alcuni baroni
riuscirono a penetrare nel castello e a liberare il papa (1385). Giunse allora a
Napoli un'ambasceria ungherese che offriva a
C. di Durazzo la corona di
quel Regno, lasciato da Luigi alla figlia Maria, sotto la reggenza di
Elisabetta. Solamente Margherita ebbe la saggezza di opporsi; il settembre 1385
il re, invece, partì con poche forze. Fu accolto trionfalmente in
Ungheria, ma, caduto in un tranello tesogli dalla regina vedova, fu rinchiuso e
poi avvelenato in un castello presso Buda (1345 - Buda 1386).